L’Anello del Giumello (o, come sarebbe più corretto chiamarlo, anello del Monte Muggio) è un itinerario che gira intorno alla base del Monte Muggio, una delle cime più panoramiche delle montagne di Lecco. Il percorso è lungo circa 7,5 chilometri, ha un dislivello minimo e per percorrerlo nella sua interezza ci vogliono circa 3 ore.

Lungo il sentiero, poi, si passa dalla Chiesa di Sant’Ulderico, uno dei leggendari sette fratelli eremiti dell’Alto lago. La chiesetta, di origine medievale, sorge in una posizione panoramica invidiabile. Inoltre, questo giro ad anello ha una particolarità: il sentiero segue la sagoma di una foglia di edera. Insomma, ci sono tutti gli ingredienti giusti per scoprire l’Anello del Giumello!

Informazioni generali sull’Anello del Giumello

Il periplo del Monte Muggio si svolge su un tracciato ad andamento prevalentemente pianeggiante, caratterizzato da saliscendi. In questo articolo l’Anello del Giumello viene percorso in senso antiorario e il primo tratto si svolge sul versante nord della montagna, avvolto da un bellissimo bosco di faggi.

Questo, però, significa che è necessario prestare massima attenzione e avere abbigliamento adeguato, perché il sentiero può essere coperto da foglie e, soprattutto nei mesi più freddi, potrebbe esserci ghiaccio sul percorso. Inoltre, nel tratto tra la chiesetta di Sant’Ulderico e l’Alpe Dolca, in alcuni punti bisogna superare delle facili rocce sulle quali sono state posizionate catene fisse di sicurezza.

  • Partenza e arrivo: Alpe Giumello (1.550 mt slm)
  • Lunghezza: 7,65 km
  • Dislivello: 310 metri
  • Durata: circa 3 ore
  • Difficoltà: Facile

Escursione effettuata il 12 marzo 2023.

Anello del Giumello: descrizione dell’itinerario

La nostra escursione comincia dal parcheggio dell’Alpe Giumello (nel Comune di Casargo), dove è possibile arrivare con l’auto. La tariffa giornaliera è di 3 euro. Qui, guardando la cima del Monte Muggio, andiamo verso destra e imbocchiamo una larga e comoda strada sterrata pianeggiante.

Dall’Alpe Giumello alla Chiesa di Sant’Ulderico

Dopo pochi minuti, arrivati nei pressi di un piccolo edificio, svoltiamo a sinistra. Attraversato il prato, imbocchiamo il sentiero (indicazioni per Anello del Monte Muggio – Chiesa di Sant’Ulderico) che, con andamento lievemente in discesa, si addentra nella faggeta.

Passati 45 minuti di cammino, per lo più in saliscendi nel bosco, arriviamo a un bivio. Su un cartello di legno, troviamo le indicazioni per la Chiesa di Sant’Ulderico (a destra). Il sentiero ora si fa un po’ più sconnesso ed è più ripido, ma in pochi minuti ci porta al cospetto della chiesetta (1 ora dalla partenza). L’edificio sorge in una posizione molto panoramica: di fronte svetta maestoso il Legnone, mentre a sinistra si vede la Valvarrone correre verso il Lago di Como.

Secondo la leggenda, Ulderico era uno dei sette fratelli eremiti che vivevano tra le montagne del Lago di Como, in posizioni strategiche e con un collegamento visivo l’uno con l’altro. Per comunicare tra di loro, o anche solo per salutarsi, infatti i fratelli accendevano dei falò. Gli altri eremiti della leggenda sono Zefiro sul Legnoncino, Calimero sul Grignone, Eulalia a Gravedona, Eufrasia a Dongo, Grato a Bellano e Defendente a Varenna.

Dalla Chiesa di Sant’Ulderico all’Alpe Giumello

Dopo una meritata sosta, riprendiamo il cammino. Qui bisogna prestare molta attenzione: la traccia non è molto evidente! Si devono seguire bollini gialli su sassi e alberi ma non sempre sono visibili. Dopo alcuni minuti di salita piuttosto ripida, ci ricolleghiamo con il sentiero che abbiamo lasciato al bivio prima della chiesetta e seguiamo le indicazioni per l’Alpe Dolca.

Il cammino ritorna ad avere un andamento prevalentemente pianeggiante, ma in questo tratto dobbiamo superare tre passaggi semplici su roccia, uno dopo l’altro. Per agevolare il cammino, sono presenti alcune catene fisse (ma il sentiero non è esposto, siamo sempre nel bosco). Superati questi punti più critici, arriviamo senza ulteriori problemi all’Alpe Dolca e in breve risaliamo fino alla località Pra’ Bolscino. Ai nostri piedi si apre un panorama strepitoso sul Lago di Como!

Dopo una breve salitina, riprendiamo a camminare sul sentiero, ora completamente pianeggiante, fino ad arrivare al Belvedere dell’Alpe Chiaro, dove è stata messa una panchina gigante. Anche qui vista eccezionale! Seguiamo il sentiero che ora diventa molto largo e sempre pianeggiante, raggiungiamo l’Alpe Chiaro e in breve ritorniamo al parcheggio dell’Alpe Giumello, chiudendo così il giro ad anello.

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Foto e testi di Michele Castelnovo
Riproduzione riservata
 – Trekking Lecco

Categorie: Lago

5 commenti

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Guido Motti · 08/10/2023 alle 11:18

Buongiorno a tutti, reduce dalla bella passeggiata di ieri mi emto in dovere di suggerire alcuni piccoli dettagli:
Aumentare di parecchio i cartelli indicatori con, sarebbe meglio, i metri mancanti all’arrivo e quelli già percorsi
Evidenziare che il percorso non è molto adatto a bambini inferiori di anni ?
Una fontanella in prossimità della chiesa di Sant’Ulderigo
Aumentare i segni gialli con freccia e non con punto.
Arrivati al punto più alto manca, o non l’ho vista io…, l’indicazione di dove scendere ma forse non dovevo salire in quota visto che di anella trattasi, ma se così fosse perchè ho girato a sinistra salendo in vetta?
Sarebbe gradita una sempolice risposta per la prossima volta….
Grazie e buona giornata.
G. Motti

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    Michele Castelnovo · 11/10/2023 alle 11:01

    Buongiorno Guido,
    grazie per il tuo commento.
    Non sono io a occuparmi della segnaletica dei sentieri, però riporterò quanto mi hai segnalato a chi di dovere.
    Grazie

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      Luca · 15/07/2024 alle 13:27

      Buongiorno Michele,
      Vista la parte impegnativa dei tre passaggi su roccia ti chiedo se secondo te è attraversabile senza problemi con due cani.
      Grazie,
      Luca

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        Michele Castelnovo · 15/07/2024 alle 17:13

        Ciao Luca! La risposta è… dipende! Dipende dai cani, se sono agili e/o se sono facilmente “trasportabili” a mano

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Paola · 29/08/2024 alle 18:29

Buongiorno, camminata fatta oggi…. Un po’ faticosa. Una volta scesi a s. Ulderico siamo risaliti per lo stesso sentiero e qui abbiamo erroneamente seguito i bollini gialli che ci hanno riportato una seconda volta a s. Ulderico ma da un altro sentiero… Bisognerebbe proprio aumentare le segnalazioni…o nella spiegazione dire di non risalire per lo stesso sentiero. Grazie. Paola

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