Il Monte Sodadura, dalla caratteristica e riconoscibile forma piramidale, è una montagna che, insieme alla Cima di Piazzo, domina sui Piani di Artavaggio, in Valsassina. Raggiungibile anche dal versante bergamasco, dalla Val Taleggio a cui formalmente appartiene, in questo articolo vedremo come raggiungere il Monte Sodadura dai Piani di Artavaggio, passando dal Rifugio Nicola.

Scheda tecnica del sentiero dai Piani di Artavaggio al Monte Sodadura

L’escursione non è lunga, ma il sentiero per il Monte Sodadura dai Piani di Artavaggio risale la ripida cresta Nord-Ovest della montagna toccando pendenze fino al 32%. Inoltre in molti punti, essendo in cresta, il sentiero è molto esposto. Per questi motivi, è consigliato solo ad escursionisti esperti.

  • Partenza: Piani di Artavaggio (1.644m slm)
  • Tappa intermedia: Rifugio Nicola (1.870m slm)
  • Arrivo: Monte Sodadura (2.010m slm)
  • Durata: 1 ora
  • Dislivello: 366m
  • Difficoltà: Medio

Escursione effettuata il 26 marzo 2022.

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Come arrivare ai Piani di Artavaggio?

La partenza della nostra escursione, come dicevamo, è ai Piani di Artavaggio. Sono molti i modi per raggiungere questa deliziosa località, sia da Moggio, in Valsassina, che dalla bergamasca. Su Trekking Lecco, in precedenza, abbiamo visto:

In alternativa, è possibile salire ai Piani di Artavaggio con la funivia.

piani di artavaggio da culmine san pietro

Il sentiero dai Piani di Artavaggio al Monte Sodadura

Una volta arrivati ai Piani di Artavaggio, seguiamo la strada che sale verso il Rifugio Nicola. Dalla parte centrale dei piani, dove c’è l’ex Albergo degli Sciatori e dove c’è una chiesetta, ci vogliono circa 30 minuti e non ci sono difficoltà di alcun tipo, perché si tratta di una semplice strada sterrata.

Giunti al Rifugio Nicola (1.870m slm), costeggiamo la struttura verso destra in direzione del Monte Sodadura, la cui sagoma è ben riconoscibile ed è individuabile nonostante l’assenza di indicazioni specifiche.

monte sodadura da piani artavaggio

Dopo circa 10 minuti su un sentiero pressoché pianeggiante, arriviamo a una sella dove è posizionato un cartello. Da una parte indica il Rifugio Gherardi e il sentiero 101 delle Orobie, dall’altra segnala il Monte Sodadura a 20 minuti, indicando il sentiero come impegnativo. Seguiamo il cartello e in breve arriviamo alla base della cresta Nord-Ovest della montagna.

Iniziamo quindi la salita, che fin da subito si presenta molto ripida e resa insidiosa dalla presenza di sassi sul fondo del sentiero. La traccia non è sempre evidente, ma sono presenti molti bollini rossi sulle rocce a indicare il percorso. La salita è senza tregua e, nell’ultimo tratto, supera il 30% di pendenza.

Dopo 20 minuti asfissianti, finalmente scolliniamo sulla vetta della montagna, dove sono posizionate una piccola croce e una statua dorata della Madonna.

monte sodadura da piani artavaggio

Altre info

Per raggiungere la cima del Monte Sodadura ci vogliono circa 30 minuti dal Rifugio Nicola e circa 1 ora dalla parte più bassa dei Piani di Artavaggio. La discesa può avvenire lungo lo stesso percorso dell’andata, prestando particolare attenzione perché il rischio di scivolare è alto. In presenza di neve sulla cresta è indispensabile l’attrezzatura alpinistica.

Dalla vetta del Sodadura è possibile godere di una bella vista verso le principali montagne lecchesi come il Resegone, il Monte due Mani, le Grigne da una parte, e dall’altra verso il Gruppo dei Campelli e le principali cime delle Orobie bergamasche.

Foto e testi di Michele Castelnovo
Riproduzione riservata
 – Trekking Lecco

Categorie: Valsassina

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