Siamo alle pendici del Monte Legnone, che con i suoi 2.609 metri di altezza è la più alta tra le montagne lecchesi, in una posizione molto panoramica. Le sue caratteristiche principali, oltre alla facilità di accesso, sono un arredamento molto curato e un’ottima cucina. Di seguito proponiamo un itinerario per raggiungere il Rifugio Griera con un giro ad anello da Pagnona, in Valvarrone.

Informazioni generali

Per l’andata proponiamo il sentiero cosiddetto “direttissima”, più breve (3 km) ma decisamente ripido. Non è particolarmente difficile, si svolge quasi interamente nel bosco ma è una salita costante senza tregue. Per salire al Rifugio Griera da Pagnona tramite la “direttissima” ci vogliono circa 2 ore. Per la discesa, invece, proponiamo di percorrere la ex strada militare che da Pagnona sale fino quasi in vetta al Monte Legnone, passando appunto dal rifugio. Questa opzione è più lunga (8 km, 2 ore e mezza) ma le pendenze sono più distribuite grazie agli ampi tornanti della strada.

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Chi fosse meno allenato può percorrere la ex strada militare anche per salire, adatta a tutti.

  • Partenza e arrivo: Pagnona (LC)
  • Meta: Rifugio Griera (1.734m slm)
  • Lunghezza complessiva: 11,5 km
  • Durata totale: 4h 30 min (2 ore salita, 2h 30min discesa)
  • Dislivello: 955 m
  • Difficoltà: Impegnativo

Escursione effettuata il 4 settembre 2022.

Rifugio Griera da Pagnona: descrizione del sentiero

Come abbiamo accennato in precedenza, di seguito proponiamo di salire al Rifugio Griera da Pagnona tramite il sentiero della “direttissima” e di scendere dalla ex strada militare. Il punto di partenza (e arrivo) della gita è in Via Concordato a Pagnona, lungo la SP 67 della Valvarrone.

Arrivando da Premana, proseguendo in direzione Tremenico/Dervio, quando si entra nell’abitato di Pagnona, sulla destra a un certo punto si vede partire una scalinata pedonale (Via Concordato appunto) con le indicazioni per il Rifugio Griera. È possibile lasciare l’auto in un piccolo spiazzo poco prima della stradina, oppure in un più ampio parcheggio in Via Roma, nella parte bassa del paese.

Da Pagnona all’Alpe Bedoledo

Imbocchiamo la scalinata, che fin da subito si presenta molto ripida. In poco tempo usciamo dalle case e il tracciato diventa una mulattiera che risale tra i prati. Dopo circa una decina di minuti, troviamo un cartello in legno per il Rifugio Griera che indica di svoltare a sinistra. Facciamolo e in poco tempo arriviamo alla deliziosa Alpe Subiale (circa 20 minuti dalla partenza).

Seguendo il sentiero principale, entriamo all’interno del bel nucleo di case, dove troviamo vari cartelli segnaletici. Continuiamo a seguire per il Rifugio Griera. Rispetto alle case ci portiamo verso destra. Usciti dal borgo proseguiamo sul sentiero, che ripassa sopra a Subiale e prosegue in direzione dell’Alpe Bedoledo, dove arriviamo dopo altri 20 minuti di cammino (40 in totale dalla partenza).

Qui, superate le case, abbiamo due possibilità: a sinistra si va a prendere la ex strada militare, a destra invece si prosegue per la “direttissima”. Noi andiamo da questa parte.

Dall’Alpe Bedoledo di Pagnona al Rifugio Griera per la “direttissima”

Il sentiero entra nel bosco e inizia a salire su stretti tornanti con pendenze sostenute e continue. I punti in cui riprendere fiato sono pochi, ma comunque non ci sono pericoli particolari in quanto il percorso si svolge appunto all’interno del bosco. Proseguiamo così per circa 1 ora, fin quando il sentiero sbuca in località La Casniella (1.524m slm), dove c’è una croce in legno e un bel punto panoramico sull’Alta Valsassina (circa 1 ora e 45 minuti dalla partenza).

Qui troviamo diversi sentieri, compresa la Dorsale Orobica Lecchese che arriva qui dall’Alpe Deleguaggio, a Premana. Noi seguiamo in direzione dell’Alpe Campo e dopo poco troviamo un nuovo bivio. A sinistra andiamo a prendere ancora l’ex strada militare (20 minuti per il Rifugio Griera), a destra invece un percorso più breve ma molto ripido (15 minuti per il Rifugio Griera).

Andiamo appunto a destra e il sentiero inizia a risalire dritto per dritto un pendio erboso. Dopo circa 10 minuti impegnativi da un punto di vista fisico, finalmente la salita finisce e spiana in un grande prato dove si trova un monumento ai caduti e da dove si ha una bella vista sul Monte Legnone e, più in là, sul Monte Legnoncino.

Proseguiamo oltre il monumento, dritti attraverso il prato, leggermente in salita, e ci immettiamo finalmente sulla ex strada militare, direzione destra, in salita. Percorriamo pochi metri di strada, superiamo una curva ed ecco che il Rifugio Griera compare davanti ai nostri occhi (circa 2 ore da Pagnona).

Rifugio Griera da Pagnona (anello)

La discesa per la ex strada militare del Legnone

Come dicevamo in apertura, per tornare a Pagnona dal Rifugio Griera consigliamo di seguire la ex strada militare che sale da valle fin quasi alla cima del Monte Legnone. Dal rifugio quindi torniamo da dove siamo venuti, ma poi rimaniamo sulla strada. In poco tempo arriviamo alla malga dell’Alpe Campo. Ignoriamo le varie deviazioni e rimaniamo sempre sulla strada, così iniziamo a scendere su larghi e comodi tornanti.

La strada arriva fino all’Alpe Gallino, in un punto che si trova più a valle rispetto al paese di Pagnona dove abbiamo lasciato l’auto. Per questo motivo noi consigliamo di rimanere sulla strada per circa 2 ore e, poco prima di arrivare all’Alpe Gallino, sulla sinistra troviamo una strada agrosilvopastorale che porta all’Alpe Subiale. Passati sotto a una teleferica, la strada diventa un sentiero che attraversa i prati fino al borgo da cui siamo passati all’andata. Da qui ripercorriamo lo stesso tragitto già fatto e in circa 20 minuti si torna a Pagnona (2 ore e mezza dal Rifugio Griera).

Foto e testi di Michele Castelnovo
Riproduzione riservata
 – Trekking Lecco

Categorie: Valsassina

4 commenti

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Costantino Sbacchi · 14/04/2023 alle 08:44

Buongiorno Michele, per il percorso di andata non mi preoccupa la salita né il fiato quanto se vi sia presenza di tratti esposti o punti in cui doversi arrampicare. Dalla tua descrizione non pare così ma meglio chiedere.
Grazie e buona giornata

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    Michele Castelnovo · 14/04/2023 alle 09:02

    Ciao Costantino!
    Ti confermo che non ci sono tratti né esposti né attrezzati.
    Buona escursione!

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Andrea · 13/07/2024 alle 00:05

Ciao Michele,
Volevo sapere se durante il trekking ci fossero delle fontanelle da cui prendere l’acqua.

Grazie,
Andrea

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