Chi va in montagna lo sa bene: i sentieri non sono tutti uguali. Ci sono percorsi che sono alla portata di tutti, e altri invece solo per esperti. Ma come si distinguono? Il Club Alpino Italiano (CAI) ha messo a punto un sistema di classificazione delle difficoltà dei sentieri escursionistici che tiene conto del dislivello, della distanza planimetrica e della segnaletica presente lungo il percorso. Da qualche tempo, invece, su Trekking Lecco ho adottato un nuovo sistema di classificazione.

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La classificazione CAI della difficoltà dei sentieri

Vediamo nel dettaglio le diverse difficoltà dei sentieri secondo il CAI.

T – Turistico

Partiamo dalla tipologia più facile di percorso. Gli itinerari contrassegnati dalla lettera T (che sta per Turistico) si sviluppano su stradine, mulattiere o comodi sentieri. Si tratta, in genere, di percorsi abbastanza brevi, ben evidenti e ben segnalati, che non presentano particolari problemi di orientamento. Generalmente questi sentieri affrontano un dislivello inferiore ai 500 metri e sono escursioni che non richiedono particolare esperienza o preparazione fisica.

scala difficoltà sentieri CAI
La strada agrosilvopastorale per i Piani di Artavaggio

Qualche esempio nel lecchese? Il Belvedere dei Piani Resinelli, i Piani di Artavaggio dalla Culmine di San Pietro, il Rifugio Ariaal a Premana, il Monte San Defendente da Esino Lario e il Monte Legnoncino dal Rifugio Roccoli-Lorla.

E – Escursionistico

La maggior parte dei sentieri sulle montagne lecchesi è contrassegnata dalla lettera E (Escursionistico) della scala di difficoltà dei sentieri del CAI. Gli itinerari escursionistici si svolgono quasi sempre su sentiero, oppure su tracce di passaggio in terreno vario (pascoli, detriti, pietrai), di solito con adeguate segnalazioni. Richiedono un certo senso dell’orientamento, come pure una certa esperienza, conoscenza del territorio montagnoso e allenamento alla camminata. Per questi percorsi è indispensabile indossare calzature da trekking e abbigliamento adeguato. Normalmente i dislivelli sono compresi tra i 500 e i 1000 metri.

La Cresta Cermenati sulla Grignetta

Come dicevamo, dalle nostre parti ci sono tantissimi sentieri contrassegnati come E. Ne suggeriamo qualcuno: la Capanna Alpinisti Monzesi da Lecco, il Monte Tesoro da Colle di Sogno, il Monte San Primo dalla Colma di Sormano (CO) e la salita in Grignetta dalla Cresta Cermentati.

EE – Escursionisti esperti

Questi itinerari non sempre sono segnalati e richiedono una buona capacità di muoversi su vari terreni di montagna. Possono essere sentieri o labili tracce su terreno impervio o scosceso, dove è possibile attraversare pendii ripidi e scivolosi, ghiaioni e brevi nevai. Necessitano di una buona esperienza di montagna, fermezza di piede e una buona preparazione fisica. Ovviamente è indispensabile indossare scarponcini da trekking e abbigliamento adeguato, oltre ad avere un buon senso dell’orientamento. Normalmente il dislivello è superiore ai 1000 metri.

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Il Sentiero 1 per il Resegone da Lecco

I sentieri per escursionisti esperti non mancano nel lecchese. Rientrano in questa tipologia, a titolo di esempio, il Grignone dalla Via della Ganda, il Pizzo Tre Signori da Introbio e il Resegone da Lecco.

EEA – Escursionisti esperti con attrezzatura

Questa è una tipologia di itinerario che si svolge su creste aeree, pareti rocciose e canaloni, attrezzati con funi e/o scale senza cui la progressione sarebbe arrampicata vera e propria. La sigla EEA viene utilizzata per i percorsi attrezzati o piccole vie ferrate al fine di avvisare l’escursionista che l’itinerario richiede l’uso di dispositivi di autoassicurazione.

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Il Sentiero dei Pizzetti sul San Martino

Rientrano in questa casistica, ad esempio, il Sentiero dei Pizzetti sul San Martino, la Cresta della Giumenta tra Resegone e Magnodeno o il Canalone Bobbio sul Resegone.

La scala CAI della difficoltà dei sentieri: per concludere

Quelle che abbiamo visto sono le difficoltà escursionistiche, quindi relative a percorsi che possono essere percorsi camminando. Arrampicata ed alpinismo, invece, hanno specifiche scale di difficoltà.

Prima di affrontare un’escursione ricorda sempre di verificare il grado di difficoltà del sentiero, valutare se è adeguato alle tue capacità. Quindi attrezzati di conseguenza. Ma in ogni caso presta sempre attenzione, anche sui sentieri all’apparenza più semplici: in montagna il peggior nemico è la superficialità!

Foto e testi di Michele Castelnovo
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 – Trekking Lecco

Categorie: Blog

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