Il Sentiero dei Grandi Alberi è un itinerario di particolare interesse naturalistico che si sviluppa nel territorio di Morterone, famoso per essere il comune più piccolo d’Italia. Il paese è racchiuso in un’ampia conca compresa tra il Resegone, la Costa del Palio e la Culmine di San Pietro. Il territorio è per larga parte ricoperto da boschi, tra cui – in particolare – spicca la Foresta Regionale del Resegone. Il Sentiero dei Grandi Alberi si sviluppa proprio all’intero dei boschi di Morterone e consente di ammirare alcuni alberi (in particolare faggi) di dimensioni davvero considerevoli.
Sentiero dei Grandi Alberi: scheda tecnica
Il percorso parte dal centro del piccolo comune. Di seguito presentiamo la descrizione del Sentiero dei Grandi Alberi di Morterone, con una piccola variante rispetto al percorso classico: nella nostra versione raggiungeremo la Costa del Palio e ne percorreremo il crinale panoramico, mentre la versione tradizionale rimane leggermente più bassa.
- Partenza e arrivo: Morterone (1.080m slm)
- Durata totale: 3 ore 30 minuti
- Lunghezza anello: 11,5 km
- Dislivello: 520m
- Difficoltà: Medio
Seguendo il percorso classico, anziché la “variante alta”, la lunghezza totale risulta di circa 8 km con un dislivello positivo di 350 metri e un tempo di percorrenza di circa 3 ore.
Escursione effettuata il 24 aprile 2025.
Avvicinamento
Come dicevamo, il percorso inizia dal centro di Morterone. Il comune non è servito da mezzi pubblici e l’unico modo per raggiungerlo in auto è tramite la SP 63 che collega Morterone con Ballabio. La strada è stretta e tortuosa, e in alcuni punti mancano le protezioni a valle. Bisogna prestare particolare attenzione alla guida. A Morterone sono disponibili diversi parcheggi gratuiti.

Descrizione del Sentiero dei Grandi Alberi di Morterone
Da Morterone a Frasnida Bassa
Dal nucleo centrale di Morterone, sito a una quota di 1.085m slm, seguiamo le chiare ed evidenti indicazioni (cartello marrone) per il Sentiero dei Grandi Alberi. Il primo tratto di percorso si sviluppa su una strada asfaltata che, dopo alcuni metri, diventa sterrata. Il percorso in questo tratto è prevalentemente pianeggiante e si addentra fin da subito all’interno di un bellissimo bosco di faggi. In alcuni tratti la strada è attraversata da torrentelli. Non sono presenti deviazioni, rimaniamo sempre sul tracciato principale.



Dopo circa 40 minuti arriviamo a un bivio, dov’è presente un cartello segnaletico che ci informa che, proseguendo dritti, si raggiunge la vicina località di Frasnida Bassa. A destra invece si stacca un sentiero nel bosco in salita. Consigliamo di effettuare la deviazione a Frasnida Bassa: è vicina ed è una località molto particolare, dov’è possibile trovare alcuni storici edifici rurali.



Da Frasnida Bassa alla Costa del Palio
Dopo aver visitato la località di Frasnida Bassa, torniamo indietro fino al precedente bivio e a questo punto prendiamo il sentiero nel bosco seguendo le indicazioni del Sentiero dei Grandi Alberi. Se fino a questo momento abbiamo camminato sempre in piano, ora iniziamo a salire. In breve tempo raggiungiamo alcuni ruderi in località Frasnida Alta (il toponimo Frasnida deriva dal Frassino, pianta molto presente in quella zona). Continuiamo sul sentiero, che ora è contrassegnato da bande bianco-rosse sulle quali sono presenti le iniziali GA.



Seguendo le indicazioni, sempre in salita in breve tempo raggiungiamo una sorgente chiamata Fontana dello Zucchero. Proseguendo lungo un traverso simil-pianeggiante, arriviamo in località Poncione e da lì continuiamo fino a un’altra sorgente, chiamata Fontana del Merlo (circa 1 ora e 30 minuti dalla partenza).



Ora pieghiamo nettamente a sinistra e proseguiamo la salita in uno scenario davvero molto suggestivo: in questa zona sono presenti alcuni faggi di dimensioni notevoli, che spiegano come mai il sentiero si chiami “dei Grandi Alberi”. Dopo alcuni minuti di cammino raggiungiamo un costone nascosto dal bosco. Il sentiero ne segue il crinale, con pendenza via via crescenti (ma mai eccessive). Proseguiamo sempre dritti sul filo di costa fino ad arrivare alla località “Cul volt”, dove il sentiero sbuca su una larga strada agrosilvopastorale (circa 2 ore dalla partenza).



Ci troviamo proprio sotto alla Costa del Palio, che divide la conca di Morterone dalla Valle Imagna (nella bergamasca). Qui, se vogliamo seguire il percorso classico, svoltiamo a destra seguendo le indicazioni.
La Costa del Palio
Il nostro consiglio, per chi è più allenato e ha voglia di allungare leggermente il percorso, invece è di andare a sinistra. Seguiamo la strada agrosilvopastorale per un tratto leggermente in salita fino al Passo di Valbona (non indicato, ma riconoscibile perché il costone erboso soprastante diventa facilmente raggiungibile dal sentiero). La vista da qui è molto aperta e offre una bella panoramica sulle Grigne e le montagne valsassinesi da una parte, dall’altra sulla Valle Imagna e proprio di fronte sul Resegone.



Seguiamo il filo del costone, che procede con sali e scendi. Raggiungiamo una torretta di pietre sulla quale è stata posta una “rosa dei venti” con le indicazioni delle montagne visibili, quindi scendiamo e raggiungiamo il Passo del Palio, dove ci troviamo nuovamente su una strada agrosilvopastorale (circa 2 ore e 20 minuti dalla partenza).



La chiusura del Sentiero dei Grandi Alberi: dalla Costa del Palio a Morterone
Svoltiamo a destra seguendo le indicazioni per Morterone e iniziamo la discesa con pendenze blande. Dopo poco arriviamo a un bivio dove troviamo un inusuale cartello segnaletico blu che indica per Morterone. Qui ci ricongiungiamo con la “variante bassa” che evita la salita sopra alla Costa del Palio. Proseguiamo la discesa su ampi tornanti nel bosco e gradualmente ci avviciniamo a Morterone, che diventa visibile e via via più vicino.



Dopo circa 3 ore e 20 minuti totali di cammino, la strada arriva a una pizzola dell’elicottero (dove parte il sentiero per il Resegone da Morterone). Qui, tagliando i prati, in pochi minuti torniamo al punto di partenza, chiudendo così l’anello.
Foto e testi di Michele Castelnovo
Riproduzione riservata – Trekking Lecco
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