I Piani d’Erna sono una rinomata località a metà strada tra la città di Lecco e la cresta di guglie del Resegone. Si trova a una quota compresa tra i 1.200 e i 1.300 metri di altitudine ed è facilmente raggiungibile dalla città con una moderna funivia che parte dal rione Versasio, oppure a piedi grazie alla fitta rete di sentieri che si sviluppa alle pendici del Resegone. Per tanti sono “solo” una località di passaggio verso la cima della montagna. Ma c’è un particolare e interessante itinerario che si sviluppa integralmente ai Piani d’Erna e che permette di esplorarne tutti gli aspetti: è il Sentiero Natura, e in questo articolo ne vediamo insieme la descrizione dettagliata.

Sentiero Natura ai Piani d’Erna: info tecniche

Il Sentiero Natura ai Piani d’Erna è un anello di grande valenza naturalistica. Lungo tutto il percorso sono presenti numerosi pannelli informativi riguardanti tanto gli aspetti naturali quanto quelli antropologici della località. Si tratta, a tutti gli effetti, di un sentiero didattico. Anche per questo motivo, è adatto a tutti (purché opportunamente equipaggiati) e non presenta particolari problematiche. Primavera e autunno sono i periodi migliori per affrontarlo, perché è quando la vegetazione offre il meglio di sé. Ma in ogni caso è percorribile in tutte le stagioni (attenzione solo d’inverno se c’è presenza di neve).

  • Partenza e arrivo: Stazione della funivia ai Piani d’Erna (1.320m slm)
  • Durata totale: 2 ore 30 minuti
  • Lunghezza anello: 7,3 km
  • Dislivello: 350m
  • Difficoltà: Facile

Escursione effettuata il 27 ottobre 2024.

Avvicinamento

Per questa escursione consigliamo di raggiungere i Piani d’Erna tramite la funivia che parte dalla località Versasio di Lecco. Qui si può arrivare in auto (è disponibile un ampio parcheggio a pagamento, tariffa giornaliera 3€) o con il bus di linea numero 5, che transita anche dalla stazione ferroviaria.

Descrizione del Sentiero Natura ai Piani d’Erna

L’inizio

Una volta arrivati in quota con la funivia, dalla stazione ci dirigiamo subito a sinistra, verso un’area di prato, e incontriamo la segnaletica del Sentiero Natura (pannelli metallici con banda verde). Procediamo leggermente in salita fino ad una piccola area picnic panoramica con vista sulle Grigne e il Monte Due Mani, poi il sentiero entra nel bosco e inizia a scendere con pendenze che, in alcuni tratti, si fanno leggermente ripide.

Rimaniamo sulla traccia principale (nonché l’unica) e continuiamo la discesa. Ignoriamo la deviazione per il Parco Avventura e in poco tempo arriviamo nei pressi di uno stagno (ce ne accorgiamo da un canneto e dalla presenza di un torrente). Seguendo sempre le indicazioni del Sentiero Natura, ci addentriamo nel bosco che ci conduce verso la zona più bassa e più settentrionale dei Piani d’Erna.

In breve arriviamo a intercettare il sentiero del Passo del Cammello, una variante alternativa per salire da Lecco ai Piani d’Erna a piedi. Ignoriamo e continuiamo a procedere sul nostro sentiero. Mentre camminiamo non lo percepiamo, ma in questo tratto il percorso fa il giro intorno a uno zuccotto che, visto dall’alto, costituisce una delle due “gobbe” che danno il curioso nome al Passo del Cammello. Usciti dal bosco, si attraversa un ponticello su un torrente e si giunge nei pressi di un tavolo in legno dove godersi una meritata sosta.

La parte centrale

Ripreso il cammino, tenendo la sinistra, si rientra nel bosco di faggi e si circumnaviga la seconda “gobba” del cammello, fino ad arrivare al punto più a nord dell’intero percorso che coincide circa con la metà del Sentiero Natura dei Piani d’Erna (siamo a 3,5 chilometri e circa 1 ora e 15 minuti di cammino). Fino a questo punto, dopo la discesa iniziale, il percorso è sempre pressoché pianeggiante. Proseguiamo sull’unico sentiero che c’è fino a sbucare nei prati sulla traccia di strada che sale dalla Val Boazzo ai Piani d’Erna. Svoltiamo a destra e, passando paralleli al tavolo di legno superato poco prima, iniziamo la salita.

Rimanendo sulla pista carrabile, in breve guadagniamo quota fino a raggiungere alcune baite. Poco distante si intravedono le abitazioni del vecchio nucleo di Erna. Procediamo in quella direzione e, una volta raggiunte le case le ignoriamo e pieghiamo nettamente a destra. Rientrati nel bosco, arriviamo nuovamente nei pressi dell’incrocio con il Passo del Cammello (il percorso del Sentiero Natura disegna una specie di 8).

Qui, seguendo i cartelli, imbocchiamo una breve ma ripida salita che in poco tempo ci porta alla chiesetta della Santa Maria della Neve di Erna e, proseguendo oltre, entriamo finalmente nel vecchio borgo, dove troviamo il Rifugio Marchett per una sosta (o per il pranzo).

Usciti dal borgo proseguiamo sulla strada che riporta alla stazione della funivia, ma, dopo pochi metri, sulla sinistra troviamo un nuovo cartello segnaletico. Abbandoniamo la strada e iniziamo a salire su una scalinata in cemento che passa a fianco di alcune baite. La scalinata è abbastanza faticosa e in questo tratto si guadagna buona parte del dislivello positivo dell’escursione.

L’ultimo tratto del Sentiero Natura ai Piani d’Erna

Seguendo il percorso, dopo alcuni minuti di salita sbuchiamo su un largo tracciato: è il sentiero che dai Piani d’Erna conduce al Passo del Giuff e al versante morteronese del Resegone. Qui svoltiamo a destra, superiamo la fonte d’acqua denominata Pesciola e, procedendo in piano, ci dirigiamo verso un piccolo bosco di conifere. Il largo tracciato ora scende e in poco tempo ci conduce alla Bocchetta d’Erna, dove confluiscono i sentieri che salgono da Lecco e quelli che vanno verso il Resegone.

Seguiamo la larga strada in salita, la stessa che riporta alla stazione della funivia, poi dopo pochi metri troviamo un cartello del Sentiero Natura che ci fa prendere una deviazione sulla sinistra. Lo seguiamo e ci immergiamo nuovamente nel bosco. Procediamo con pendenze blande fino ad arrivare sotto ad alcune case verdi. Qui lasciamo il sentiero (che altrimenti scende verso Lecco, è il cosiddetto “Sentiero della Sponda”) e imbocchiamo una nuova, scoscesa e faticosa scalinata di cemento.

Saliamo i gradini e arriviamo nel cortile della Trattoria Milani (altro punto sosta/pranzo). Svoltiamo a sinistra, seguiamo un largo tracciato pianeggiante e, superata una baita, affrontiamo un ulteriore (ma è l’ultimo!) tratto di salita su sentiero. In poco tempo arriviamo al cospetto della croce di vetta del Pizzo d’Erna, dove si apre un’incredibile vista mozzafiato sulla città.

Dopo una meritata sosta al belvedere, riprendiamo il cammino seguendo l’evidente segnaletica e in una decina di minuti torniamo nei pressi della stazione della funivia, chiudendo così il giro ad anello.

Foto e testi di Michele Castelnovo
Riproduzione riservata
 – Trekking Lecco

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Categories: Lecco

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